A mangiare al Ratanà
Ne hanno parlato in molti, fonti autorevoli e non. Noi no. Almeno fino ad oggi.
Ormai sulla piazza di Milano da alcuni anni, Ratanà si è affermato come uno dei migliori ristoranti di questo livello con la sua cucina “semplice”, che usa prevalentemente prodotti dei presìdi Slowfood italiani.
La prima volta che ho potuto gustare un piatto di Cesare Battisti – beh, sono rimasto folgorato. Sono passati un paio d’anni: è stato alla prima edizione di Le Grand fooding, dove ha superato, secondo me, chiunque con la sua barchetta di nocciola con bocconcini di vitello.
Comunque – ecco la cronaca veloce di una cena veloce al Ratanà.
In sala Federica e Danilo, sempre disponibili e gentilissimi, che consigliano sul vino da abbinare ai piatti scelti: il famoso ossobuco con risotto, accompagnato da un calice di Bonarda; e una tartare di fassone con Limone Interdonato, che ha una morbidezza ed un sapore incredibili grazie proprio a questa grattugiata di buccia di Interdonato e a un ottimo olio monocultivar umbro – abbinata a un bicchiere di Etna Rosso che con la sua mineralità chiude benissimo il piatto.
Il Limone Interdonato (dal nome del suo coltivatore, un generale siciliano) è un presidio Slowfood: si tratta di un incrocio fra un limone autoctono e il cedro, dalla buccia sottile e dalla scorza dolce. La coltivazione, concentrata sulla costa ionica della Sicilia, nel Messinese, è purtroppo in crisi, sia per la concorrenza dei limoni stranieri, più convenienti, sia per le difficoltà di manutenzione delle coltivazioni terrazzate, e l’Interdonato è quasi introvabile.
In chiusura della cena, una – ottima – mousse ai tre cioccolati equosolidali.
Proprio la cena che ci voleva per ridarmi un po’ di energia…
Ratanà Ristorante a Milano
Via de Castilla 28
20124 Milano
tel 0287128855
Christian Sarti
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