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BLOGVS | November 24, 2024

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Trieste, e un caffè…

Emanuele Bonati

Trieste: la bora, le mule, il Castello di San Giusto, Svevo e Joyce a passeggio, Saba in libreria, o magari in un caffè… Ecco, anche il caffè, e forse – soprattutto – i caffè: Trieste è la città dei caffè, spesso ancora legati al passato mitteleuropeo, veri e propri locali storici, che conservano tuttora un sapore antico, quasi che tra i loro tavoli ci si possa davvero ancora imbattere in Tommaseo, vedere Svevo e Joyce alle prese con l’inglese e l’italiano, Virgilio Giotti, Giani Stuparich, Scipio Slataper, e Saba…

Ecco quindi che è logico e naturale che a ottobre (dal 28 al 30) si tenga a Trieste la 5a edizione del TriestEspresso Expo, che ogni due anni riunisce nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia i più importanti imprenditori della filiera del caffè di tutto il mondo.

Come afferma Fulvio Bronzi, presidente di Fiera Trieste Spa, che organizza la manifestazione con l’Associazione Caffè Trieste e con il contributo della Camera di Commercio di Trieste, “Il settore del caffè espresso cresce in tutte le aree geografiche e l’industria italiana è sicuramente all’avanguardia.” E in effetti il mercato mondiale del caffè negli ultimi 5 anni è cresciuto costantemente, sia in termini di valori che di volumi.

Sono in costante crescita anche i numeri di TriestEspresso: nell’edizione 2008 c’è stato un incremento delle aree espositive del 37,5%, i visitatori sono arrivati da 79 Paesi, e da 104 espositori del 2002, anno della prima edizione, si è arrivati ai 209 del 2008 (e se gli espositori italiani sono passati da 93 a 157, gli stranieri da 11 sono diventati 52).

“Anche per l’edizione 2010 i numeri continueranno a crescere – continua Bronzi – e con essi la qualità e l’efficacia di questo appuntamento capace di far concludere affari per milioni di euro; il 70% delle aree espositive è già stato assegnato in una manifestazione altamente specializzata sulla filiera dell’espresso che può vantare un tasso di fidelizzazione espositori superiore all’87%.”

Inoltre, continua Bronzi, “In questa edizione rafforzeremo  la collaborazione con le realtà scientifiche del territorio, che forniranno a tutti i partecipanti all’Expo una mappatura delle nuove tendenze tecnologiche e le novità nello studio della genetica della pianta.”

La città di Trieste può vantare un’elevata concentrazione di industrie di eccellenza in questo settore, e da oltre due secoli è il principale porto italiano per l’importazione dei chicchi. Inoltre, in città è presente uno dei pochi impianti di decaffeinizzazione presenti in Italia; l’Università conduce ricerche applicate in questo campo e ha isituito un dottorato triennale post-laurea; il Laboratorio chimico mercelogico della Camera di Commercio è l’unico in Italia ad avere la  capacità di “qualificare” un caffè…

A TriestEspresso partecipano quindi produttori, importatori e traders,  piccoli e medi torrefattori, ma anche produttori di attrezzature e impianti di torrefazione e lavorazione, e di macchine e parti di ricambio per il caffè espresso, macinacaffè, attrezzature e macchinari per imballaggio ed etichettatura,  produttori e distributori di stoviglie e tazzine – evia via fino a  case di spedizione, logistica, trasportatori, aziende di software, stampa di settore… e magari da qualche parte si riuscirà anche a trovare un bar dove bere un buon caffè!

Emanuele Bonati

Comments

  1. Quest’anno devo proprio riuscire ad andare! Qualcuno si aggrega?

  2. Titti

    no, grazie – il caffè mi rende nervosa…

    scusate, ma la battuta è troppo bella per non sfruttarla!!!! (e io AMO il caffè…)

  3. Anche a me rende nervoso…. e` per questo che voglio andare (di solito sono troppo tranquillo 🙂

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